Mercatini Biologici
12 Maggio 2017
Il progetto nasce dall’esperienza maturata durante il presidio “No DalMolin” a partire dal 2008. Al tempo si erano riuniti tutta una serie di produttori che aderivano a “Genuino clandestino”, campagna che si identifica con una comunità che si definisce “in lotta per l’autodeterminazione e la sovranità alimentare” e ha come scopo quello di sostenere soprattutto le piccole realtà che fanno autoproduzione e che, a causa delle loro dimensioni e di scelte estranee alle pratiche rese comuni dal sistema neoliberista, non riescono a rientrare nel meccanismo delle certificazioni o sono comunque ritenute non a norma.
Da sempre all’interno della campagna e così anche da chi gestiva il mercato al presidio, si è posta più attenzione ad una vera e propria “garanzia partecipata”, che alle certificazioni ufficiali. Con questo termine si intende un tipo di interazione tra consumatore e produttore mirata a garantire, appunto, la qualità del prodotto. Ciò viene fatto con la conoscenza approfondita dei vari contesti di produzione, anche tramite la visita di tecnici che possano, parametri alla mano, dare la conferma della genuinità delle materie prime.
Il mercato nato all’interno del presidio si è sviluppato con gli anni e, visto anche il successo ottenuto, con il tempo al suo interno ha cominciato a farsi sentire l’esigenza di portare fuori quest’esperienza per renderla accessibile anche a chi non faceva parte del presidio o non lo frequentava.
I principi sono rimasti gli stessi e così la volontà di tutelare soprattutto le realtà più piccole. In quasi 10 anni di storia sono state una cinquantina le realtà che sono passate, hanno partecipato e si sono fatte conoscere. Nel frattempo il mercato è un po’ cambiato: negli ultimi anni è cresciuta l’attenzione a metodi di coltura biologici o comunque più naturali possibili e anche i criteri con cui le aziende sono selezionate per partecipare al mercato, sono divenuti più selettivi. Tanto che attualmente tra i coltivatori di ortofrutta, solo chi produce secondo le regole del biologico può far parte del mercato.
Qualche anno fa si è pensato che il luogo ideale in cui far “rigenerare” questo progetto fosse il quartiere dei Ferrovieri e, dopo una consultazione con il Comune, è stato scelto il piazzale di via F. Baracca di fronte all’A&O. È qui che da circa un anno ogni 2° sabato del mese, tutti gli espositori preparano e mettono in esposizione i loro prodotti. Si va dalla cosmesi, alla fitoterapia, dai detersivi naturali alla metamedicina e riflessologia, dalle calzature al tessile, dalle verdure al pane, al formaggio, fino a prodotti come le conserve, i succhi di frutta la farina, il miele e persino i funghi che crescono su substrati creati con i fondi del caffè.
Novità di maggio è che gli appuntamenti si raddoppiano e alcuni espositori saranno presenti anche il 4° sabato del mese. Qui puoi vedere la locandina aggiornata.
Il “Mercato genuino ai Ferrovieri” è sempre aperto alla partecipazione di nuove realtà. Chiunque volesse aderire al progetto può prendere contatto chiamando il 347 6124124 o il 347 9087538 (Chiara Spadaro), oppure scrivendo a genuinoaiferrovieri@gmail.com. Tutti gli aggiornamenti possono essere seguiti dalla pagina facebook “Mercato Genuino ai Ferrovieri”. Lì sono pubblicate anche tutte le date degli incontri che vengono fatti durante l’anno, perché il progetto vuole essere globale e come tale prevede anche tutta una serie di appuntamenti culturali e formativi su varie tematiche, aperti a chiunque voglia partecipare o dare anche il proprio contributo.
Si tratta infatti di un progetto in continua evoluzione che si adatta ad una realtà che sta cambiando, alle esigenze di un territorio di recuperare tradizioni e identità e dei consumatori di alimentarsi in modo sano e sostenibile, sia per l’ambiente, che per chi lavora. Per questo uno degli importanti obiettivi che gli organizzatori al momento si pongono è quello di fare rete con le altre realtà simili che stanno sorgendo in città, altri mercatini che portano alla conoscenza del pubblico le piccole realtà che producono in maniera virtuosa, anche per avere maggior forza nel dimostrare che una nuova economia sta già prendendo piede. Insieme la volontà è di dimostrarlo anche all’amministrazione comunale, in modo che possa trovare le giuste soluzioni per concedere qualche agevolazione economica e burocratica che possa portare ad un ulteriore sviluppo di questi mercati.