Festambiente
1 Luglio 2017
Ma i racconti degli ospiti presenti hanno virato il discorso verso un senso di fiducia e speranza, e quella più solida si sa, viene dai buoni esempi che hanno avuto successo. Sono intervenuti Andrea Poggio, responsabile nazionale Mobilità Sostenibile e Stili di Vita di Legambiente Nazionale; Vladi Riva, di Confartigianato Vicenza, Responsabile del Progetto FUTURO ELETTRIZZANTE; Michele Masè, direttore di Studio Sma; Alessia Zaramella per ASKOLL; Lara Stellin, del centro Ecologistico VeLoce Srl, coinvolto nel progetto SOLEZ sulla mobilità a basse emissioni di carbonio.
Sollecitati dalle domande dell’Assessore alla Progettazione e Sostenibilità Urbana del Comune di Vicenza, Antonio Marco Dalla Pozza, hanno raccontato le loro esperienze, percorsi che guardano dritto al futuro con la temerarietà di chi non aspetta che siano le cose intorno a cambiare. E questo è anche il messaggio che ha voluto lanciare con forza Andrea Poggio: non aspettare leggi e incentivi nazionali ma andare oltre lasciando spazio alla tecnologia e facendo in modo che siano poi le realtà consolidate a dettare le regole. Pensiero che ha ripreso anche Valdi Riva: «alcune politiche coraggiose premiano» e lo ha ribadito con il suo racconto. Alcuni dei progetti sui quali Confartigianato ha deciso di impegnarsi negli ultimi anni sono per esempio REBORN, per trasformare il proprio veicolo con motore endotermico in un veicolo con esclusiva trazione elettrica o LAMPIONET, colonnina sperimentale per l’alimentazione delle auto elettriche. Ma il futuro dell’elettrico non riguarda solo il settore auto. Lo ha sottolineato Andrea Poggio, che ha ricordato come nel 2016 siano state 3 milioni le biciclette a pedalata assistita acquistate. E lo ha confermato Alessia Zaramella , che ha raccontato come sia avvenuta la conversione di ASKOLL, dalla produzione di motori per l’acquariologia allo sviluppo di bici e scooter elettrici, con l’idea che questo sia il trampolino di lancio per arrivare all’auto elettrica Made in Vicenza.
Uno degli aspetti che ha fatto da filo a tutti gli interventi è stata una sorta di capacità quasi visionaria di andare oltre previsioni, timori e difficoltà e di seguire, oltre che gli sviluppi della tecnologia e della scienza, anche il bisogno di realizzare una realtà più efficiente e intelligente e che solo come conseguenza di questo può risultare sostenibile. Da una parte esperienze come quella di Studio Sma stanno a dimostrare come la scienza oggi sia essenziale per programmare una mobilità intelligente e in generale un migliore utilizzo delle risorse a disposizione. La digitalizzazione, ha spiegato Michele Masè, è una colonna portante per il cittadino, per arrivare ad avere una città davvero smart. Dall’altra, aziende come VeLoce Logistic dimostrano che tutto ciò ha una sua forza a prescindere dalle dimensioni sul mercato. VeLoce, nata ben 13 anni fa, come ha raccontato Lara Stellin, è riuscita a resistere negli anni ottenendo come risultato che 5 mezzi a propulsione completamente elettrica riuscissero a sostituire ben 150 mezzi a motore endotermico che giravano prima nel centro di Vicenza, inquinando e congestionando il traffico.
Quali sono quindi le prospettive per il nostro territorio? «Il tessuto economico vicentino è costellato da messaggi che ci dicono che questo dovrebbe essere il territorio per farla partire la mobilità elettrica». Lo ha affermato Vladi Riva, ricordando come Vicenza sia il regno dell’elettronica di potenza e come, soprattutto nelle zone di Montecchio e Arzignano, siano numerosissime le aziende che lavorano sui motori elettrici. D’altronde anche valorizzare le potenzialità locali è sostenibilità.
Ma quale può essere allora il fattore trainante che dia quello slancio, che proietti queste esperienze su un panorama più globale e connesso? La condivisione è apparsa come lo strumento più potente. Se alla tecnologia e alla gestione intelligente uniamo la condivisione, il gioco è fatto. Sarà la sharing economy che permetterà di dare ancora più valore all’elettrico e permetterà che questo futuro che per ora sembra lontano, ci appaia finalmente a portata di mano.