Festambiente

Festambiente Vicenza 2017 ha visto ottimi successi, ma anche qualche delusione

15 Settembre 2017

Campo Marzo è stata una scelta vincente: ha infatti portato un pubblico numeroso e rinnovato a visitare la manifestazione di Legambiente che così ha ulteriormente confermato di essere un appuntamento culturale ed ambientale centrale per un territorio ben più ampio di Vicenza città. Il festival ha guadagnato una nuova disposizione più ordinata ed accessibile sia per i cittadini che per chi viene da fuori, oltre che una nuova visibilità in grado di portare ad un pubblico più ampio i messaggi e le buone pratiche sui temi dell’ambiente, della pace, della giustizia e della solidarietà.

Le iniziali perplessità su Campo Marzo, che tutti abbiamo avuto nell’apprendere che il festival si sarebbe spostato dallo storico Parco Retrone, si sono velocemente dipanate quando già il secondo giorno abbiamo visto un gran numero di persone entrare e disperdersi dentro le numerose aree delle manifestazioni. Anche le questioni su cui abbiamo lungamente dibattuto, come la richiesta del contributo di 1€ all’ingresso, la gestione della sicurezza del luogo, la “mancanza” di parcheggi per il pubblico ed i volontari, si sono presto rivelati aspetti non problematici sia per il pubblico che per l’organizzazione.

Il programma di quest’anno è stato vario e coinvolgente e quando le condizioni meteo lo hanno permesso ha mostrato di saper coinvolgere trasversalmente un pubblico ampio ed eterogeneo dal punto di vista degli interessi, delle età, della provenienza e del modo di vivere un festival: giovani, famiglie e persone anziane, persone nate in tanti paesi diversi, turisti di passaggio, passeggiatori del centro, aficionados del festival e gente che ha percorso molta strada (in treno, in bici e con il car sharing!) per partecipare a Festambiente Vicenza. Anche gli appuntamenti di approfondimento culturale, come le conferenze nella Froum Area, hanno visto una partecipazione maggiore e più continua degli altri anni.

Il lavoro e l’impegno dei volontari è stato grande e ben organizzato, eravamo tanti (quasi 200 persone compongono il mosaico dei volontari del festival tra Legambiente, Arciragazzi, studenti in alternanza scuola lavoro, gli amici di Silene Bio, i richiedenti protezione internazionale, i gruppi scout nella gestione dei rifiuti, i volontari della croce rossa e della protezione civile etc etc…) e ci siamo dovuti confrontare con grossi cambiamenti rispetto agli anni precedenti. Ecco perché i risultati organizzativi del festival sono un successo condiviso tra tutti coloro che hanno contribuito con passione e dedicando il proprio tempo.

Purtroppo l’unica variabile incontrollabile è quella che ci ha causato più problemi, anche quest’anno come nel 2016 e nel 2014: la pioggia è stata molta e il tempo ci ha dato poche serate serene ed estive. Ha piovuto tutto il mercoledì dell’inaugurazione, il venerdì fin dalle 19.30 e sabato ha sfiorato Campo Marzo un temporale che ha fatto scappare gran parte dei presenti verso le 20.00. Certo abbiamo facilmente verificato come Campo Marzo sia un luogo che sa rispondere bene alla pioggia, ma le temperature serali quasi autunnali e il maltempo hanno penalizzato molto l’attività di raccolta fondi attraverso la somministrazione di alimenti e bevande così che anche quest’anno il festival non è riuscito a coprire le spese (che ammontano a quasi 160.000€) generando un passivo di 20.000€ circa.

Sono state 17.000 le presenze totali (chi ha dato 1€ di contributo all’ingresso) contate nei cinque giorni, è quindi facile pensare che se il tempo non fosse stato così sfavorevole, avremmo facilmente raggiunto e superato le 20.000 – 25.000 presenze e sicuramente coperto le spese.
Purtroppo le risorse economiche che l’associazione negli anni aveva tenuto da parte per far fronte a situazioni come questa si erano già prosciugate a causa delle precedenti piovose edizioni e questo mette l’associazione in grande difficoltà economica, sia perché ad oggi non abbiamo sufficiente liquidità per far fronte a tutte le spese, sia perché questa situazione impedisce di avere qualcuno impegnato a tempo pieno o parziale nella segreteria dell’associazione per coordinare tutto il lavoro che ogni anno il festival comporta per la sua realizzazione fin da ottobre.

Festambiente Vicenza è quindi in difficoltà, la prima e più grande sfida che ci aspetta è quella di riuscire a raccogliere i fondi necessari per pagare i debiti il prima possibile per poi capire come affrontare l’organizzazione di un edizione nel 2018.

Servirà l’impegno di tutti per organizzare l’attività di raccolta fondi durante tutto l’autunno e l’inverno (raccolta donazioni, spettacoli a pagamento, cene sociali, regali natalizi etc etc…) e garantire la sopravvivenza economica dell’associazione, così come servirà un nuovo grande impegno per ripensare e rimettere in piedi la prossima edizione di Festambiente Vicenza 2018.

Abbiamo già cominciato a trovarci presso la nostra sede (P.le Giusti n 23) e presto avrete nuove informazioni sulle attività che si stanno organizzando (come ad esempio la “Paellada da Bepi” di cui l’articolo), ci piacerebbe poter avere anche il tuo/vostro aiuto e contributo: a tal proposito vi invitiamo a contattarci scrivendo a info@festambientevicenza.org dando la vostra disponibilità a collaborare così da potervi dare informazioni su come aiutare Festambiente Vicenza a continuare la sua missione nei prossimi anni.

Adriano Verneau
Presidente di Festambiente Vicenza

Parliamo di...