Circoli del territorio

VISITE E VOLONTARIATO IN MALGA DEROCON

15 Maggio 2018

C’è una bellissima malga ad Erbezzo (VR), che da qualche anno è gestita da Legambiente Verona. Si tratta di Malga Derocon. Sorge all’interno di una preziosa area floro-vivaistica che merita davvero di essere visitata. Può essere una tappa durante una passeggiata lungo uno dei sentieri vicini, ma ha anche posti letto, dove si può passare la notte. Oltre che da turisti è possibile andarci anche come volontari, per aiutare nella gestione, nella sistemazione e nella pulizia e allo stesso tempo godere della bellissima location. Per informazioni scrivere ad a.mancone@legambienteveneto.it e consultare la pagina Facebook della Malga.

L’area Floro-faunistica di Malga Derocon di Erbezzo
L’Area Floro-faunistica di Malga Derocon si trova a nord di Erbezzo (VR), a circa 6 km dal centro abitato. L’ambiente è quello tipico dell’alta Lessinia dove le malghe rappresentano la principale unità fondiaria in cui è suddiviso il territorio.
Malga Derocon è situata in una piccola valle che confluisce nel Vajo dell’Anguilla, in prossimità del ponte stradale che collega Erbezzo a Bosco Chiesanuova.
Qui ha inizio la Foresta dei Folignani, l’area boscata più estesa del settore della Lessinia centrale. La Foresta, costituita da boschi ad alto fusto di abete rosso, abete bianco e faggio, ricopre tutti i versanti dell’alto Vajo dell’Anguilla, diramandosi anche nelle valli laterali. Tutta l’area è caratterizzata dalla presenza di numerose emergenze faunistiche e floristiche e per questo è stata classificata zona di Riserva Naturale nonché Sito di Interesse Comunitario (SIC).
L’Area Floro-faunistica ha un’estensione di circa 55 ettari, coincidente con quella originaria della malga. Il paesaggio che si presenta al visitatore è di un ambiente prevalentemente forestale, con numerose radure, più o meno ampie, che interrompono la continuità del bosco. Solo lungo il pendio, che sale verso la sommità del Monte Scriccio (1.545 m s.l.m.), la copertura erbacea è largamente prevalente nonostante la presenza di numerosi affioramenti rocciosi. All’interno dell’Area si trova un recinto faunistico di circa 30 ettari, nel quale sono stati immessi esemplari di cervo, capriolo e camoscio che vivono in condizioni simili a quelle naturali. Il territorio, infatti, è caratterizzato dall’alternanza di zone fittamente boscate e di praterie aperte ed offre loro un habitat ideale.
La presenza di percorsi pedonali e di torrette di osservazione permette ai visitatori l’avvistamento degli animali senza interposte barriere fisiche. Inoltre, essendo l’area ricca di fauna selvatica, può capitare di incontrare anche altri abitatori del bosco, come la Volpe, la Donnola, la Faina, la Lepre, lo Scoiattolo o il Ghiro.
Nei pressi del baito, l’edificio al centro della malga dove un tempo si lavorava il latte per produrre burro e formaggi, è stato realizzato un piccolo Giardino Botanico.
I percorsi all’interno dell’Area floro-faunistica sono stati allestiti con bacheche ed altre indicazioni in grado di descrivere i principali elementi naturalistici che si incontrano lungo i sentieri. I tracciati sono essenzialmente due: uno all’interno del recinto faunistico, che si sviluppa su entrambi i versanti della valle; l’altro, mantenendosi all’esterno dell’Area, percorre tutto il territorio circostante.
Il progetto di Legambiente Verona mira a far diventare Malga Derocon una struttura di presidio ambientale, quindi un luogo d’eccellenza nel quale sperimentare attività di comunicazione ed educazione ambientale, dove realizzare attività di coinvolgimento della cittadinanza, organizzare iniziative di promozione sociale come mostre, dibattiti ed eventi culturali. Nel particolare, la gestione dei servizi è orientata verso l’obiettivo di sviluppare un rapporto con gli ambienti sociali, culturali e produttivi presenti sul territorio comunale, per poter avviare un processo di educazione ambientale che porti a facilitare e promuovere il concetto di sostenibilità ambientale.
Fondamentale è l’attività didattica verso gruppi e scuole, alle quali è stata indirizzata una serie di proposte di visite e laboratori:
· la “Scuola invernale”, un’uscita basata su ricerca e riconoscimento dei segni di presenza delle specie di ungulati e grandi carnivori nel loro habitat naturale, con il corredo di lezioni teoriche di biologia ed etologia e sull’applicazione delle principali tecniche di censimento e raccolta dei segni di presenza delle specie
· Animali e uomini della montagna veronese: per approfondire i caratteri dei lavori tradizionali della montagna veronese, con gli antichi manufatti ad essi funzionali (carbonaia, calcara, giassara)
· Esperienze sensoriali con gli elementi del bosco
· Andiamo a far formaggio: laboratorio dimostrativo condotto da veri casari
· I grandi alberi della Lessinia: escursione lungo sentieri tra le malghe e boschi di Erbezzo per ammirare e misurare con apposita strumentazione alberi monumentali come faggi, sorbi e abeti
· Dalla pecora al filo di lana: laboratorio di cardatura e filatura

È stata effettuata una ricerca, finalizzata alla stesura di una tesi sulla fauna d’acqua dolce nelle pozze d’alpeggio e una ricerca sulla fauna del suolo che può configurarsi come esempio di citizen science, in quanto realizzata con la collaborazione di una scuola primaria del Comune. Il proseguimento del lavoro sarà oggetto di una esperienza studio-lavoro con l’Istituto Ferraris di Verona. Ambedue i progetti pensati e realizzati insieme al Museo di Storia Naturale di Verona.
Si stanno effettuando attività di regolazione dei gruppi di selvatici presenti insieme con la Riserva del Casteller (Trento) ed è stata avviata una sperimentazione con la Fondazione Mach per svolgere attività sperimentali all’interno dell’area. In questo momento sono in uso su tre camosci dei radiocollari di nuova concezione che vengono controllati periodicamente.

Rossana Andreato

Parliamo di...