Festambiente
6 Settembre 2018
Elena, una volontaria di servizio civile presso Festambiente Vicenza, racconta la sua esperienza estiva al campo di volontariato “Verde Azzurro” a Porto Cesareo, Puglia.
«Sono partita il 13 agosto in una giornata tipicamente estiva alle ore 6.30 per prendere il treno che mi avrebbe portato a Lecce (stavo andando a fare un campo di volontariato con Legambiente, non potevo prendere l’aereo!), sapendo che avrei avuto un viaggio lunghissimo di 8 ore. Tutto sommato il viaggio è andato bene se non fosse per i tanti turisti alle prese con valigie stracolme, ombrelloni e borse termiche emozionati all’idea di trascorrere il ferragosto in una località balneare. Scherzi a parte, quello che ho apprezzato di più del viaggio è stato il susseguirsi di paesaggi diversi che ho potuto ammirare dai finestrini del treno: dalla città alla collina, dalla campagna alle spiagge del Mar Adriatico. Un viaggio lungo, quindi, ma piacevole.
Alle ore 16:00 sono arrivata a Lecce con un leggero ritardo (nulla di strano). Da Lecce dovevo prendere un bus che mi avrebbe portato a Porto Cesareo. In Puglia, mi avevano avvertito, i mezzi pubblici sono poco efficienti, che tradotto vuol dire “i bus non passano”. Partendo con questo avvertimento, già ero spaventata all’idea di quanto avrei dovuto aspettare, invece, caso ha voluto che alla fermata incontrassi dei ragazzi che come me aspettavano il “Salento in bus”. Insieme abbiamo quindi condiviso l’attesa di 1h e 30 min, così come previsto sul tabellone (un caso?).
Alle 18:30 eccomi finalmente arrivata a Porto Cesareo. Fin da subito ho notato che è una località molto turistica, per il traffico che c’era e per il numero di hotel e appartamenti in affitto. Anche la mia era una sorta di vacanza ma decisamente diversa da quella del classico turista. Prima cosa: il mio alloggio consisteva in un letto in una camerata condivisa con altre 8 persone all’interno di una scuola media. Seconda cosa: ero là non per stendermi al sole in totale relax ma per lavorare. Molti prima di partire mi avevano chiesto “chi te lo fa fare?” ma io non avevo badato a queste affermazioni, volevo andare all’avventura, e così è stato. Ero partita da sola e sarei arrivata in un posto nuovo (per me la prima volta in Puglia) dove avrei trascorso 10 giorni con persone del tutto nuove. Non vedevo l’ora!
Arrivata alla scuola sono stata accolta dal gruppo di volontari che, radunati in cerchio nel cortile, mi stava aspettando. Uno dei due vice-responsabili mi ha fatto fare un piccolo tour tra le stanze, dopo di che mi ha lasciato del tempo per sistemarmi. Ad essere sincera il primo pensiero che ho avuto è stato “dove sono finita?!”. Sentivo già che mi mancava la mia casa, confortevole e pulita…tuttavia questo pensiero mi avrebbe abbandonata di lì a poco.
Arrivata l’ora di cena, ore 21:30, abbiamo mangiato tutti insieme e, ad uno ad uno, ci siamo presentati. Il gruppo era molto eterogeneo per età, personalità e origine. La maggior parte di noi proveniva dal nord Italia, due persone venivano da Roma e c’era un solo pugliese, di Bari. L’età media dei partecipanti era di 35 anni. Terminata la cena, il responsabile ci ha illustrato il programma e le regole del campo, mettendoci in guardia e dicendoci che lì valeva quello che loro chiamano “l’attimo salentino”, di cui solo più tardi avremmo capito il significato. Essendo la prima sera, non potevamo non uscire e quindi tutti insieme siamo andati in centro a Porto Cesareo in cerca della movida notturna.
Martedì 14 agosto, la vigilia di ferragosto, è iniziato ufficialmente il nostro campo di lavoro. Alle ore 10, rispettando l’”attimo salentino”, siamo partiti dalla scuola in direzione del porto. Lì siamo saliti su di una piccola imbarcazione che ci ha portati all’Isola Grande detta anche Isola dei Conigli, un piccolo isolotto lungo poco più di 1 km che rientra all’interno dell’Area Marina Protetta di Porto Cesareo. Le nostre attività sull’isola erano molto varie. Divisi in gruppi da 2-3 volontari abbiamo: accolto i turisti sul pontile che arrivavano con i taxi boat per dare loro informazioni sull’isola e sul giusto comportamento da tenere, realizzato un monitoraggio delle presenze utile a misurare l’impatto antropico sull’isola, pulito le spiagge dai rifiuti e costruito uno steccato che delimita un’area dove cresce la salicornia (un arbusto molto importante in quanto desalinizza l’acqua di mare che può così essere bevuta dagli uccelli). Importante poi è stato il nostro intervento nel denunciare un campeggio abusivo sull’isola. Grazie alla nostra segnalazione è arrivata sull’isola la guardia forestale che ha multato il responsabile e rimosso la tenda.
Accanto a queste attività sull’Isola Grande, che hanno rappresentato la nostra principale occupazione, il contributo che abbiamo dato al circolo di Legambiente Porto Cesareo ha anche riguardato: l’allestimento di un palco in piazza per la proiezione del documentario “Verde Azzurro” a cura di Mino Buccolieri del CEA (Centro di Educazione Ambientale), la pulizia di Torre Lapillo e l’apertura ai visitatori di Torre Chianca, data in gestione a Legambiente, dove al suo interno si trova un museo e con una meravigliosa vista dalla terrazza.
Su “La nuova ecologia”, il 30 agosto, è apparso un articolo relativo al lavoro svolto da noi, volontari del campo, e alle problematicità di Porto Cesareo: campeggi abusivi, dune di sabbia utilizzate come parcheggio, fiori e piante strappati, rifiuti abbandonati, flussi turistici insostenibili. Questo ci rende fieri del lavoro svolto!
Il campo di volontariato non è solo lavoro, è anche amicizia, attività di gruppo, divertimento, spirito di adattamento, rendersi utili e soprattutto è guardare un luogo con occhi diversi, occhi critici che scrutano e trovano le problematicità della zona. Il volontario è colui che contribuisce a proteggere e salvaguardare l’ambiente che il turismo di massa sta piano piano distruggendo, informando e sensibilizzando i turisti sul corretto comportamento da tenere in vacanza.
Questo campo è stato per me e per i miei compagni di avventura un’esperienza indimenticabile che sicuramente ripeterò e che consiglio a tutti di provare!»
Vuoi prendere parte anche tu ad un campo di volontariato con Legambiente in Italia o all’estero? Consulta i campi disponibili al link:
https://www.legambiente.it/legambiente/campi-di-volontariato
Elena Ceretta