Legalità

#BASTASMOG

15 Febbraio 2017

Mal’aria di città 2017 – Come ridurre lo smog cambiando le città in 10 mosse”, il rapporto di Legambiente che si occupa di qualità dell’aria, è uscito durante il periodo in cui, anno dopo anno, numerose città italiane sono vittime dell’ormai insostenibile inquinamento atmosferico.
Come accennato un mese fa, nella classifica nazionale delle città più inquinate d’Italia nel 2016 sono stati 33 i capoluoghi italiani ad aver superato la soglia dei 35 giorni di sforamenti in un anno: al primo posto si colloca Torino con 89 giorni di superamento del valore limite di PM10 (50 microgrammi per metro cubo-µg/m3), seguita da Frosinone (85 giorni), Milano e Venezia con 73 giorni.
Al quinto posto si posiziona Vicenza con 71 giorni di superamento, seguita da Asti, Alessandria, Padova, Treviso e Pavia.

Solo nel mese di gennaio la centralina ARPA di Quartiere Italia a Vicenza ha registrato valori di PM10 superiori al limite giornaliero per ben 22 giorni. Durante gli ultimi 3 giorni del mese, invece, il limite raggiunto e superato non è stato quello di 50 µg/m3, bensì quello di 100 µg/m3, che ha fatto scattare in città quello che viene definito Livello di Criticità 2 che prevede il blocco degli Euro 3 Diesel nella zona del centro città. Tale provvedimento tuttavia non è stato applicato dall’Amministrazione, in quanto le previsioni meteo dei giorni seguenti facevano ben sperare in una risoluzione del problema da parte delle piogge previste; e così è stato. Durante i primi giorni di febbraio, le precipitazioni e la temporanea ventilazione hanno migliorato la qualità dell’aria, facendo scendere i valori di PM10 al di sotto i 50 µg/m3.

Anche se in questi giorni ci sono stati valori di polveri sottili al di sotto del valore limite, non possiamo continuamente affidarci alle previsioni meteo per avere la sicurezza di respirare aria pulita. Durante i mesi invernali, in presenza di determinate condizioni atmosferiche, siamo tutti costantemente esposti a queste pericolose sostanze che entrano nelle vie respiratorie provocando danni sia respiratori che cardiocircolatori, soprattutto nei soggetti più esposti, ovvero bambini e anziani. Non possiamo limitare le nostre attività all’aria aperta solo negli orari in cui i valori di PM10 sono meno elevati, per il timore che altrimenti andremmo incontro a gravi rischi per la nostra salute. Ci siamo rotti i polmoni!
Con un Comunicato Stampa Legambiente Veneto si rivolge al Presidente Luca Zaia, chiedendo di tutelare la salute dei cittadini veneti attraverso misure di intervento ordinarie e straordinarie.
Link al Comunicato Stampa di Legambiente Veneto

Il 30 gennaio a Bologna, in occasione dell’incontro governativo sulla qualità dell’aria tra le Regioni dell’area padana con il ministro dell’Ambiente Gian Luca Galletti, Legambiente ha consegnato a tutti i componenti del tavolo il dossier “Mal’aria di città 2017- Come ridurre lo smog, cambiando le città in 10 mosse”, un insieme di proposte e soluzioni da mettere in pratica che chiama in causa i Comuni, le Regioni e, non per ultimo, il Governo.

Dopo 13 anni consecutivi di aria “fuorilegge” nelle città in Pianura Padana, il tempo delle parole è finito, servono misure concrete.

Il giorno 3 febbraio Legambiente si è recata davanti ad alcune scuole del Veneto per gridare forte #bastasmog, rivolgendosi al presidente Zaia e all’assessore all’Ambiente Gianpaolo Bottacin con lo scopo di fermare questa situazione insostenibile. All’uscita da scuola sono state consegnate ai genitori, venuti a prendere i loro bambini, mascherine simboliche e volantini con “Le proposte di Legambiente per uscire dall’emergenza e vivere meglio”.

È ora di coinvolgere i cittadini e attivarli su questo tema, rendendoli consapevoli che le scelte che fanno ogni giorno sono dannose per loro e, in particolar modo, per il loro figli.

Attivati e partecipa anche tu alla campagna #bastasmog: fai un selfie con una mascherina e mandala a @zaiapresidente con l’ #bastasmog.

Link alla pagina Facebook: https://www.facebook.com/hashtag/bastasmog

Jessica Canella

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