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10 Novembre 2017
Sabato 4 novembre si sono svolte numerose conferenze e laboratori tematici che sono stati un utile punto di partenza per sviluppare nuovi progetti e attività sul nostro territorio. Sono stati tre i principali temi trattati: economia circolare, economia civile e cambiamenti climatici.
Legambiente Vicenza ha preso parte a diversi gruppi di lavoro. Il primo, dal titolo “economia circolare made in Italy”, ha avuto lo scopo di individuare obiettivi e strumenti dell’economia circolare ed è stato presieduto da Giorgio Zampetti, responsabile scientifico di Legambiente. Durante l’incontro sono state presentate interessanti esperienze da parte degli altri circoli sul tema. Ad esempio, il progetto sperimentale “Piazza verso rifiuti zero” sviluppato dal circolo di Piazza Armerina (En) che è consistito nella realizzazione di una eco-stazione dove i cittadini possono portare i loro rifiuti appositamente differenziati per poi barattarli con prodotti tipici della zona. Legambiente Basilicata, invece, attraverso il progetto “ScamBioLogico” ha creato, dal recupero di una stazione impresenziata, la prima Green Station d’Italia. Al suo interno, la stazione rigenerata ospita un negozio di prodotti biologici a km zero, privi di imballaggio, del commercio equo e solidale e dell’artigianato, spazi dedicati al baratto ma anche un luogo di formazione per la diffusione della cultura ambientale.
Il secondo incontro dal titolo “Come difendersi da ecoreati, ecomostri ed ecomafiosi: istruzioni per l’uso” è stato moderato da Stefano Ciafani, Direttore di Legambiente Nazionale, che ha introdotto Luca Ramacci, Magistrato della Corte di Cassazione e autore della nuovissima edizione del “Manuale di autodifesa ambientale del cittadino” (Edizioni Franco Angeli) presentato proprio in quest’occasione. Si tratta di un vademecum semplice ed intuitivo, uno strumento utile per il semplice cittadino per difendere il proprio territorio dalle illegalità ambientali. Le ultime pagine del testo, infatti, riportano i fac simile dei più significativi documenti che è necessario produrre quando si intende intraprendere l’iter di denuncia di un delitto ambientale.
Ramacci riporta vari esempi di cause ambientali sottopostegli nel corso degli anni, esperienze che cita anche nel suo manuale, nel quale spesso riprende la nuova legge sugli Ecoreati e spiega come muoversi per azioni in sede giudiziaria, civile od amministrativa.
Il manuale, citando Ramacci, è anche uno strumento utile per i circoli che devono sollecitare le amministrazioni ad intervenire in caso di illeciti ambientali, perché, come dice David Zanforlini, Presidente del Centro di Azione Giuridica (CEAG) di Legambiente, “le leggi ci sono, ma molto spesso è proprio l’amministrazione che non si attiva per applicarle”.
Durante l’incontro, sono stati diversi gli interventi da parte di alcuni rappresentanti di circoli che sono attivi in battaglie legali o che hanno da poco (o da troppo) tempo sporto denuncia per illeciti ambientali, come ad esempio l’abusivismo edilizio, e che hanno avuto la possibilità di confrontarsi e chiedere maggiori informazioni e suggerimenti per le prossime mosse da compiere.
Una copia del manuale è presente presso la sede del nostro circolo, in Piazzale Giusti, 23 a Vicenza, a disposizione di chiunque ne abbia bisogno.
Il terzo gruppo di lavoro dal titolo “Le Nuove sfide del Clima” ha messo in evidenza come Legambiente continui le sue battaglie contro l’inquinamento atmosferico, sia a livello nazionale che regionale.
Dopo l’accordo di Parigi, che prevede l’uscita dall’utilizzo delle fonti fossili entro il 2050 e con l’inizio della COP 23 il 6 novembre, Legambiente ritiene fondamentale il ruolo dei territori che dovranno impegnarsi sempre di più per la mitigazione degli effetti dei cambiamenti climatici.
Ridurre le emissioni di CO2 resta ancora la priorità, infatti se si riuscisse ad uscire dalla dipendenza dalle fonti fossili si ridurrebbero le emissioni di anidride carbonica di oltre 750 tonnellate e si eviterebbe un ulteriore aumento della temperatura che potrebbe superare fra non molto i 2°C. Quindi, è ancora molto importante l’introduzione di nuove fonti di energia rinnovabile, che oggi già hanno raggiunto una potenza totale di 55,4 GW (nel 2016) garantendo oltre il 34,3% dei consumi elettrici del Paese.
Tra le nuove campagne di Legambiente che partiranno a breve c’è “Civico 5.0 – Un altro modo di vivere in condominio” un’occasione per introdurre i temi dell’efficienza, clima, inquinamento dell’aria e per rendere i nostri circoli più protagonisti sul tema. La campagna sarà articolata in tre fasi principali: il monitoraggio scientifico con i tecnici di Legambiente che effettueranno delle analisi all’interno delle abitazioni; “condomini aperti”: una giornata in cui il condominio diventa il punto di incontro per eventi e infine la presentazione dei risultati.
Nella seconda parte del pomeriggio, tra i laboratori tematici a cura dei circoli e dei regionali, c’è stato anche quello dal titolo “Marine litter”, un focus sui temi del monitoraggio, della citizen science e dell’inquinamento delle acque interne e di mare. I partecipanti si sono divisi in gruppi, dai nomi stravaganti (citiamo ad esempio i “Tart & Furious”), per sviluppare una strategia di progettazione e comunicazione che coinvolga più soggetti sul tema dei rifiuti sulle spiagge. Facendo riferimento alle campagne nazionali “Beach Litter” “Spiagge e Fondali Puliti” e infine “Goletta Verde”.
Altro interessante laboratorio è stato “Festambiente Net 2018: strumenti e proposte per organizzare un eco-festival di Legambiente”. Il laboratorio è stato un momento di confronto con i circoli ed i regionali che organizzano o intendono organizzare nel prossimo futuro Festambiente nei loro territori.
Un’importante occasione per acquisire strumenti, contatti e proposte per la realizzazione di un eco-festival, in particolare per chi intende organizzarne uno per la prima volta. La proposta è quella di mettere a sistema e condividere, attraverso la rete di Festambiente Net, gli esempi virtuosi e le iniziative specifiche realizzate dai singoli festival di Legambiente.
Da Festambiente Foreste (Prim’Alpe, Canzo (Co)), a Festambiente Nazionale fino a Festambiente Mediterraneo passando anche per Festambiente Vicenza un reciproco confronto di idee ed opportunità per un futuro eco-sostenibile.
La conferenza si è conclusa domenica 5 novembre con l’Assemblea Plenaria durante la quale si sono tirate le fila di ciò che è stato fatto nei due giorni precedenti e sono state date le direttive per il futuro. L’associazione è chiamata a mettere in moto un progetto di cambiamento che sappia incidere profondamente sui processi di fondo della società, al fine di convincere, costruire consenso, mobilitare e dare rappresentanza. L’invito della Presidente Rossella Muroni è quello di offrire una visione di cambiamento che veda nella conversione ecologica dell’economia e della società il centro delle politiche. Questo si traduce per i circoli nell’essere radicati nel territorio, cercare alleanze, intercettare sensibilità.
Elena Ceretta, Giulia DallePalle, Martina Sartori