Territorio

NON DISTURBATE I CACCIATORI

20 Gennaio 2017

Non è passato molto tempo dall’approvazione della proposta di legge sul ridimensionamento del Parco dei Colli Euganei che in queste ultime settimane ha visto scendere in campo a protestare numerose associazioni, ambientaliste e non.
Ora, attraverso un altro duro colpo, abbiamo un altro esempio di clientelismo elettorale.

Martedì 10 gennaio è stata approvata in Consiglio Regionale la cosiddetta legge sul “disturbo venatorio”, che stabilisce sanzioni amministrative fino a 3.600 euro per chi disturba o ostacola l’attività di cacciatori e pescatori. La norma, forte dell’esempio ligure (che ha disposto multe fino a 400 euro) è stata presentata dal presidente della commissione regionale Agricoltura e Caccia, Sergio Berlato (Fratelli d’Italia-Alleanza nazionale-Movimento per la cultura rurale), ed è passata con ventisei voti a favore, quattordici contrari e sei astenuti.

Per la precisione, la legge numero 182 del 2016 “Norme regionali in materia di disturbo all’esercizio dell’attività venatoria e piscatoria” recita testualmente che «chiunque, con lo scopo di impedire intenzionalmente l’esercizio dell’attività venatoria (o piscatoria) ponga in essere atti di ostruzionismo o di disturbo dai quali possa essere turbata o interrotta la regolare attività di caccia (o pesca) o rechi molestie ai cacciatori (o pescatori) nel corso delle loro attività, è punito con la sanzione amministrativa da euro 600 a euro 3.600».

La nuova legge è paradossale: stabilisce che chi disturba l’attività di cacciatori o pescatori verrà sanzionato dieci volte tanto rispetto ad esempio a un cacciatore che spara troppo vicino a una strada o a un’abitazione e per cui sono previste multe comprese tra i 200 e i 600 euro al massimo. Queste le alte sanzioni per chi disturba i cacciatori, che rendono il Veneto un caso unico in Italia.
É risaputo che Berlato sia da sempre il punto di riferimento della “lobby” dei cacciatori, ma questa volta ha trascinato con sé tutta la maggioranza.

«Non c’è stata la minima apertura da parte della maggioranza, che ha bocciato tutti i miei emendamenti a tutela di agricoltori, proprietari di terreni, sportivi, ciclisti, escursionisti e cercatori di funghi» afferma il consigliere del Partito Democratico Andrea Zanoni. Poi, ha tirato in ballo il governatore Luca Zaia: «È lui che promulga le leggi ed è lui il primo responsabile di questo provvedimento che sancisce la depravazione e la deriva in materia venatoria. La Lega ha votato contro il diritto dei proprietari di decidere cosa fare nei loro terreni».
Anche Erika Baldin, Movimento 5 stelle, ha dichiarato: «Il Consiglio regionale del Veneto è ostaggio di Sergio Berlato e della lobby dei cacciatori, mentre le esigenze dei veneti vengono messe ancora una volta in disparte».

«Da oggi i cacciatori del Veneto, grazie al consigliere regionale Sergio Berlato, avranno una tutela in più» afferma soddisfatta l’Associazione Cacciatori Veneti (Confavi).

Legambiente chiede al governo di impugnare questa legge del tutto incostituzionale che mette gli interessi dei cacciatori prima del benessere dei cittadini. Questi ultimi, oltre ad essere meno tutelati in caso di spari vicino alle abitazioni, ora devono anche stare attenti a non disturbare l’attività di caccia e pesca per non incorrere in pesanti sanzioni.

Gli appuntamenti del fine settimana:

Venerdì 20 gennaio alle ore 20.30 presso l’aula Businaro, ex biblioteca del castello di Monselice, avrà luogo una tavola rotonda condotta dal Consigliere regionale Graziano Azzalin e a cui parteciperanno altri ospiti importanti del Partito Democratico per discutere sul futuro del Parco Regionale dei Colli.
Pagina dell’evento: https://www.facebook.com/events/1868435283368041/

Domenica 22 gennaio alle ore 9.30 ci sarà una passeggiata a Rovolon per ribadire alla Regione Veneto che il Parco dei Colli Euganei è un bene comune che va valorizzato e non smantellato.
Pagina dell’ evento: https://www.facebook.com/events/1669343333083188/

Jessica Canella

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